quarta-feira, 28 de agosto de 2013

LANDI NELLO SCENARIO DEL TROVATORE DI VERDI A BELEM

Sapendo che il Festival dell'Opera del Parà nel 2013 celebra il 200 ° anniversario della nascita di Giuseppe Verdi ho proposto al Segretario della Cultura del Pará Paulo Chaves, in qualità di prorettore per le Relazioni Internazionali UFPA, di unire a questo evento la celebrazione del 300° anniversario della nascita di Giuseppe Antonio Landi creando così una partnership SECULT / UFPA.
Ho presentato le grandi capacità artistiche di Pietro Lenzini e del suo assistente Giorgio Drioli. Lenzini è stato professore all' Accademia di Belle Arti di Bologna, medesima Accademia Clementina in cui Antonio Landi è stato studente e in seguito docente.
Di concerto, la proposta è stata quella di ambientare le scene dell'Opera "Il Trovatore" ispirandosi alle opere di Landi a Belem, così abbiamo iniziato subito a lavorare, individuando gli ambienti architettonici di particolare sensibilità artistica. A Bologna Lenzini e Drioli hanno sviluppato lo studio di questo progetto a partire da queste mie indicazioni sui luoghi della città paraense. Tutto questo sotto la maestria e sensibilità di Mauro Wrona, regista dell'Opera.
E 'stato un telelavoro concepito via internet, una sfida che ci ha dato molte soddisfazioni, una sceneggiatura architettata con lo scopo di identificare quali scene dell'opera potevano accadere nell'ambiente landiano.

Atto I Scena 1 - Arco/balconata castello del Conte di Luna.

In primo piano, l'elemento centrale del'Arco di Trionfo (costruito seppure in maniera effimera in Piazza della Repubblica proprio di fronte al Teatro da Paz) è ispirato al disegno di Antonio José Landi in onore del Re del Portogallo ( Don José I) e, all'epoca avrebbe dovuto essere costruito di fronte al Palazzo del Governatore del Gran Para (attuale Museo del Pará) sito nella Praça D. Pedro II.

Atto I Scena 2 - Giardini del palazzo

Scena notturna con luna piena e rigogliosa vegetazione amazzonica dove appare un tipico elemento decorativo di Landi: un vaso tocheiro di pietra, che si ritrova più volte nella sua architettura a Belèm.

Atto III, Scena 5 - ambiente Murutucu (accampamento soldati)

Al centro la silhouette delle rovine della cappella del Mulino Murutucu, che si trova alla periferia di Belem e che apparteneva a Landi. La Cappella appare contro il cielo al tramonto. Si dice che Landi l' avrebbe costruita per il matrimonio di una delle sue figlie. Di particolare interesse è la porta con un frontone triangolare, la sua architettura più tipica.

Atto III Scene 6 - Sant'Anna

La scena è composta da elementi architettonici: lesene su alti plinti e un frammento del portale della facciata di Sant'Anna. La chiesa fu progettata da Landi, senza le due torri laterali, poste dopo, trasfigurandola. Sarebbe l'esempio più eloquente e molto particolare della manifestazione d' arte che si verifica a Bologna nel '700. L'arte non è barocca, rococò o barocchetto. Neppure una anticipazione neoclassica, nonostante tutto questo era a lui contemporaneo, viene realizzato invece da Landi col suo stile per la capitale del Gran Parà, che corrisponde geograficamente o oggi all' Amazzonia brasiliana.

Verdi sopra Landi sotto cielo di e Sancta Maria e umidi verdi equinoziali

Verdi
Landi


Giuseppe VERDI
Giuseppe LANDI

Traduziu Giorgio Drioli

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